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Corte Europea diritti uomo

<<Ammissibilità dell’ esame nel merito, della violazione allegata dal ricorrente circa il termine non ragionevole di durata di un processo civile (articolo 6 della Convenzione), a seguito della legge italiana del 24 marzo 2001 n. 89, "legge Pinto", ancorché il ricorrente dopo aver ottenuto il relativo decreto dalla Corte d’appello italiana non lo abbia impugnato in Cassazione, ma abbia adito direttamente la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Non è giustificato il divario tra la giurisprudenza della Corte Europea di Strasburgo e l’applicazione della Legge Pinto fatta dalla Cassazione italiana. I giudici italiani sono tenuti a conformarsi alla giurisprudenza della Corte anche con riferimento all’ammontare dell’equa riparazione concessa.

(Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Caso Scordino ed altri contro Italia decisione del 27 marzo 2003 sulla ricevibilità del ricorso n° 36813/97)

<<Nel caso in cui sia stato occupato sine titulo un terreno di proprietà privata ai fini di procedere alla sua espropriazione per p.u., deve procedersi, ove possibile, alla restituito in integrum. Nel caso in cui ciò non sia possibile, l’indennizzo dovrà riflettere l’attuale valore intero e totale dei beni e gli altri pregiudizi. A questo valore, si deve aggiungere una somma relativa al mancato godimento del terreno dal momento in cui le autorità hanno preso possesso di esso ed il deprezzamento dell’immobile. Va inoltre riconosciuta una somma, liquidata in via equitativa, a titolo di risarcimento del danno morale.>>

(Corte europea dei diritti dell’uomo. Caso Belvedere Alberghiera s.r.l. contro Governo Italiano del 30 ottobre 2003, causa n. 3154/96.)

<<Principio di legalità significa che devono esistere norme di diritto interne sufficientemente accessibili, precise e prevedibili. L’evoluzione della giurisprudenza italiana sull’occupazione acquisitiva ha portato ad applicazioni contraddittorie; ciò potrebbe sfociare in un risultato imprevedibile e arbitrario, privando gli interessati di un’efficace protezione dei loro diritti e, di conseguenza, essere incompatibile con il principio di legalità. Non è compatibile con il principio di legalità il principio giurisprudenziale che permette all’amministrazione di trarre beneficio da una situazione di illiceità e per effetto del quale il cittadino si trova di fronte al fatto compiuto.>>

(Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. II Strasburgo, 30 maggio 2000 Carbonara e Ventura c/ Governo Italiano)

<<L’orientamento giurisprudenziale che legittima l’acquisto della proprietà in seguito al meccanismo dell’ occupazione acquisitiva, che subordina l’acquisto di diritti al delinquere del contravventore, non è compatibile con il principio della preminenza del diritto. La legalizza-zione del trasferimento irreversibile di proprietà, per il tramite dell’occu-pazione acquisitiva, costituirebbe un grave attacco al rispetto del diritto e dell’ordine e non si concilierebbe con il principio della preminenza del diritto, principio che è consacrato nel preambolo alla Convenzione e che è fondamentale nell’applicazione delle disposizioni della Convenzione.>>

(Corte europea dei diritti dell’ uomo, sez II Strasburgo, 30 maggio 2000 Belvedere Alberghiera Srl c/ Governo Italiano)

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